mercoledì 27 gennaio 2016

LA SHOAH




NEL GIORNO DELLA MEMORIA


C’è stato un tempo…


Ricordare il passato e non dimenticare gli eventi terribili che hanno segnato la storia dell’umanità è il modo che abbiamo per vivere il presente con maggiore consapevolezza e per costruire un futuro nel quale si possa cercare di prevenire il male. Ricordare è un’operazione attiva, consapevole e intenzionale che serve a conoscere, vigilare, proteggere. Il giorno 27 gennaio è la giornata internazionale della memoria e cade nella data in cui vennero abbattuti i cancelli e fu liberato il campo di concentramento di Auschwitz. 

 In Italia in quel giorno si ricordano le vittime della Shoah e delle leggi razziali, ma si ricordano anche: la persecuzione italiana dei cittadini ebrei; gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte; coloro che hanno salvato delle vite a rischio della propria.

Le scuole sono invitate a narrare i fatti, a proporre una riflessione, a mantenere viva la memoria di un periodo oscuro e feroce della storia dell’umanità affinché tali atrocità non possano più accadere. Come parlare di Shoah ai bambini della scuola primaria? 

I bambini delle classi quinte della scuola primaria “Selargius” (Istituto Comprensivo Su Planu in provincia di Cagliari) hanno realizzato, con l’aiuto del regista Remo Congia, un cortometraggio sulla Shoah. Hanno discusso sull’importanza del ricordo e della memoria, sulla necessità di conoscere e di essere consapevoli di quello che è successo nel passato perché solo così non si ripetono gli eventi e gli errori. Hanno poi individuato e intervistato un testimone di quegli orrori e hanno ascoltato da lui la storia di Davide, un piccolo violinista ebreo, strappato da un giorno all’altro dal conservatorio e dalla sua vita a causa delle leggi razziali. La storia di Davide viene raccontata dai bambini attraverso il teatro dei burattini. Il video ha vinto il primo premio al film festival “Sottodiciotto”, dedicato ai prodotti audiovisivi delle scuole per “l’alta capacità di raccontare con semplicità e fantasia un tema così importante come la Shoah”.                 
                                                                             
                                   dalla rivista "La vita Scolastica"





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