giovedì 12 maggio 2016

UNA MUCCA STRAVAGANTE

BENEDETTA HA PORTATO A SCUOLA UNA RADICE DAVVERO BIZZARA: SEMBRA LA TESTA DI UNA MUCCA!







OSSERVIAMOLA E PROVIAMO A DESCRIVERLA!

LE MANI DELLA MAMMA

FESTA DELLA MAMMA




Nonostante gli impegni e le numerose attività proposte in questo ultimo periodo dell'anno scolastico, non poteva certo mancare un libricino da dedicare alle nostre mamme.
Tema centrale è stata l'analisi di un particolare del capolavoro di Klimt "Le tre età della donna".
Abbiamo ammirato il tenero abbraccio tra una mamma e la sua bambina:un abbraccio delicato e avvolgente.E' l'abbraccio che tutte le mamme fanno ai propri bambini quasi a difenderli da ogni male. 







Chi ha creato questa meraviglia è l'artista austriaco 
Gustav KLIMT, nato a Vienna la città delle torte
Sacher! 
E' stato bello colorare  quest'immagine nella quale è 

racchiuso tutto l'AMORE DI UNA MAMMA!





















POETANDO SULLA MAMMA
Ci siamo poi divertiti a creare acrostici e mesostici e a ricalcare la poesia "Le mani della Nonna" trasformandola in "Le mani della mamma".





giovedì 5 maggio 2016

FESTA DELLA GIOIA

"FESTA DEI POPOLI" 

FESTA DELLA GIOIA

Così l'ha definita la nostra Direttrice -"Festa della gioia"- perché grande era l'entusiasmo, la partecipazione e l'allegria di tutti, grandi e bambini, nel partecipare a questa manifestazione nata per promuovere i valori della diversità e dell'integrazione. 
Tra il pubblico, oltre al sindaco De Luca, c’era il Vescovo Angelo Spinillo e  l’Imam di San Marcellino Nasser Hidouri. Un’autorità cristiana fianco a fianco con un’autorità musulmana che insieme hanno ribadito i valori della PACE e della FRATELLANZA.
Gli alunni dell'infanzia e della primaria sono stati davvero bravi intrattenendo la platea con canti, balli e poesie.


                                      



LE NOSTRE POESIE
RECITATE A PIU' VOCI


SENZA VALIGIA

Non ha neanche una valigia,
scappa via da fame e guerra,
vita dura,brutta e grigia
gli riserva la sua terra.
Così dentro ad un barcone,
prende il mare e scappa via,
dentro il cuore un'emozione,
paura,speranza e nostalgia.
Quando arriva (e non è detto)
cosa trova che lo attende?
Anche qui poco rispetto,
diffidenza e amore niente.
Prova a star dalla sua parte,
prova a vivere in disparte.
Cosa senti, come stai?
Se lo provi capirai!
Prendi allora la sua mano
pur se viene da lontano,
è un fratello e mi par giusto
che nel mondo trovi un posto.


PRESENTATA ANCHE AL LABORATORIO DEI "GIORNALISTI IN ERBA"
 PER SCRIVERE L'ARTICOLO 
SULLA VISITA DEL PAPA A LESBO


HO BUSSATO ALLA TUA PORTA

Ho bussato alla tua porta

ho bussato al tuo cuore
per avere un letto
per avere del fuoco
perché mai respingermi ?
Aprimi fratello ! 

Perché domandarmi
se sono dell’Africa
se sono dell’America
se sono dell’Asia
se sono dell’Europa ?
Aprimi fratello ! 

Perché domandarmi 
quant’è lungo il mio naso
quant’è spessa la mia bocca
di che colore ho la pelle
che nome hanno i miei dèi ?
Aprimi fratello ! 

Io non sono nero
io non sono rosso
io non sono giallo
io non sono bianco
non sono altro che un uomo.
Aprimi fratello ! 

Aprimi la porta 
aprimi il tuo cuore
perché sono un uomo
l’uomo di tutti i tempi
l’uomo di tutti i cieli
l’uomo che ti somiglia !
René Philombé

BRAVI TUTTI, BRAVISSIMO GIUSEPPE CHE CON CORAGGIO E DETERMINAZIONE HA AFFRONTATO UNA PLATEA COSI' NUMEROSA!


Molto bella quella scritta e recitata da Giada.

SIAMO NATI DIVERSI, MA SIAMO TUTTI UGUALI
citata anche da un giornalista in un articolo della testata "IL MERIDIANO NEWS" 


Non siamo diversi, ma eguali!
Il cinese,
 il giapponese e l'ucraino
è uguale al sangue mio.
Di colore giallo,
 marrone o arancione
ha il mio stesso odore.
Cristiano, musulmano
ti diamo tutti la mano.
Io sono bianco,tu nero,
ma ti voglio bene davvero!
Tu parli francese, io italiano,
 ma ti capisco se mi sei accanto.
Facciamo un giro, diamoci la mano
guardami negli occhi e portami lontano.                                      














IL NOSTRO CORO

BREVE, MA INTENSA QUELLA DI SABRINA CHIAROLANZA


Uomo che vieni da lontano

Ti guardi le mani,
ti vedi diverso,
spero che un giorno
 ti guardino da un altro verso.
Esci per strada,
un altro mondo:
si fermano a guardare
 e dietro di te a giudicare.